mercoledì 12 gennaio 2011

Cos'è La Strada di casa...piccola trama



La strada di casa è nata alla fine del 2006 su Lulu.com, in seguito ripubblicata anche con l’editore Uni-Service di Trento. L’idea era quella di parlare di donne, di come sia a volte difficile esserlo e soprattutto cosa significhi vivere in un mondo che non accetta le donne indipendenti ed emancipate, come accade nel libro al tempo del Fascismo.

La narrazione parte nel 2005 dalla storia di Anna, una donna nata nel secondo dopoguerra che ha una propria vita da donna autonoma e che si trova a dover fare i conti con la grave malattia della madre, ricoverata per ictus. Anna, che possiede una fioreria, sente per caso le chiacchiere di due clienti che attendono di essere servite: parlano di un orologio, e ad Anna riaffiorano molti ricordi.

Nel tentativo di recuperare il proprio passato, sentendosi in colpa perché la madre non può opporsi alla violazione della sua privacy, Anna trova per caso un diario, risalente agli anni 1943-45, scritto da sua madre, allora una giovane donna appena sposata. Inizia a leggere la storia di Sara, sua madre, che prende vita propria e narra lei stessa gli accadimenti di quel periodo. Oltre agli orrori della guerra (tra cui i ragazzi del paese caduti a Cefalonia) Sara conoscerà l’amore, ma un amore per tutti sbagliato: quello per un tedesco, giunto in paese dopo l’Armistizio dell’8 settembre 1943. Un uomo costretto a combattere, ma che ha in dispregio la politica di Hitler e tutto ciò che ne consegue.

La relazione viene tenuta nascosta ma quando Sara si scopre incinta i due decidono di fuggire. Lontano, dalla guerra, dalla gente, da tutti, per ricostruirsi insieme una vita. In questa storia si trova anche Lucia, la suocera sospettosa e rigida di Sara, il marito rientrato dalla Russia e per misteriosi motivi costretto ad allontanarsi di nuovo a Torino e soprattutto la zia Matilde, vera femminista ante litteram.

Matilde ha conosciuto il dramma della povertà, dell’emigrazione verso l’America, ha cresciuto una figlia da sola, non si è mai risposata e fa la postina. Vive con denaro suo, fa la vita che a quei tempi poteva fare, semmai, solo un uomo. Poi, diventa anche staffetta partigiana. L’affetto che lega Matilde a Sara traspare dalle pagine del libro ed è uno dei fili conduttori della vicenda. Mentre Anna legge il diario è in viaggio, alla ricerca del suo passato, perché, alla fine, il diario nascondeva un segreto.

La strada di casa è quindi un viaggio vero, tra il Trentino, dov’è ambientata la vicenda, la Germania e la Polonia, ma è anche e soprattutto un viaggio nell’animo delle donne, delle loro scelte e, sempre, del loro coraggio, anche nelle situazioni più drammatiche.