sabato 30 maggio 2009

LA STRADA E' ANCHE A PEGLI (GENOVA) GRAZIE A PIERANTONIO BORGA!!


GRAZIE AD UN LETTORE CHE COSI' HA COMMENTATO LA STRADA




Giorgio Cogoli ha scritto:


Debbo dire che ho iniziato a leggere il libro a più riprese.Ogni volta ero investito da una forma di blocco psicologico. Il tema trattato,evidentemente,rimetteva in moto dentro di me una rielaborazione del rimosso.
Temi di labili ricordi infantili,di fotogrammi di divise militari,fatti di tristezza e miseria,richiamavono alla memoria gli anni tristi del dopoguerra.Per questo man mano che procedevo nella lettura mi si aprivano finistre su squarci di vita vera ed i personaggi e gli ambienti nonesi divenivano quelli a me cari della Val di Sole. La scrittura è piana e diretta,priva di inutili fronzoli...direi..."scolastica" ed a me piace molto. Ti lascia concentrato sulla questione e sul personaggio.
Il libro poi vuole essere,riuscendoci,un omaggio alla vita dignitosa ,sofferta e tribulata del pianeta femminile. Figure forti,umili,servili,battagliere come in realtà la donna ha sempre saputo essere nei periodi di guerra ma anche di pace.

L'autrice poi,ci consegna un susseguirsi di dialettiche e contrapposizioni ideali e materiali ,che avvengono tra aspirazioni,segni,fughe,interrogativi esistenziali e del vissuto quotidiano.
Il libro è ,pertanto ,da consigliare alla lettura di tutti ed anche a quella delle classi medie con il tema " guerra no grazie".Complimenti alla giovane autrice perchè anche a me ,lontano fisicamente dal mio luogo nativo,mi ha fatto ritrovare pagina dopo pagina la "strada" delle mie radici e di casa mia...!!!Ed è sempre una bella strada....!!!

giovedì 28 maggio 2009

IL VERO PROTAGONISTA: IL DIARIO


Il vero protagonista del libro è un diario, un quaderno con la copertina nera che riporta i fatti dal 1943 al 1945. Si tratta del diario di Sara, che all'epoca era una giovane donna che trova nel diario un confidente con cui sfogare rabbia, frustrazione, incertezza che caratterizzano quegli anni, ma anche un amico cui confidare l'inconfessabile. Per tanti anni il diario resterà chiuso e segreto in un luogo e solo nel 2005 Anna, la figlia di Sara, lo ritrova casualmente ed inizia a leggere.

mercoledì 20 maggio 2009

COMMENTI SULLA STRADA



Ciao lara

sono sabrina di fucine ( quella dell' artigianato) volevo complimentami per il tuo libro, è veramente bello l'ho letto tutto d'un fiato non vedevo l' ora di leggere la fine!!!

continua così...

ciao grazie sabrina






Cara Lara, Ho solamente 2 minuti. Volevi dirti che ho comminciato il tuo libro ieri sera, con dizionario vicino, come sempre! Non ho letto molto adesso, ma mi piace quello che ho letto! Ancora, mille grazie per la tua aiuto in Val di Sole. Non sarebbe stato cosi speciale senza tu. E grazie per aver detto che io parlo perfetto! Forse qualche giorno. Adesso studio qui a Verona, ma mi manco la tranquilita del Val di Sole! A dopo,Norma


Ciao Lara,

Ho finito "La Strada di Casa" sul aereo; mi e piaciuto molto. Non aspettavo che Anna trova il suo fratello; pensavo che forse trovasse il suo padre. Sentivo molto triste quando Alexander e ucciso! Mi piace molto leggere di questi tempi durante la seconda guerra mondiale, forse perche io ero nata durante la guerra. Infatti ero nata lo stesso ano in cui Anna era nata.



Congratulazioni!Il libro è bellissimo, ci è piaciuto molto! Continua così. Ciao Ada Redolfi e famiglia.


Ciao Lara, non ho più avuto modo di vederti e Ti devo fare i complimento per La strada di casa che non solo io ma anche diversi amici miei hanno letto tutto d'un fiato.Ciao Anna



Finito di leggere il tuo libro: intrigante ... In attesa del prossimo ti invio tanti e sentiti complimenti ... Pierantonio





Leggendo il libro ci siamo emozionate e abbiamo letto tutto d'un fiato le pagine che hai scritto con grande sensibilità.
L'intreccio della storia delle tre protagoniste è infatti molto avvincente e con grande suspense abbiamo seguito le vicende personali, ma apprezzando molto alla stesso tempo anche la descrizione storica degli avvenimenti.
Complimenti, non vediamo l'ora di leggere il prossimo che ci hanno assicurato non deluderà le nostre aspettative !
Carla e Roberta
Parco Nazionale dello Stelvio







Ciao Lara, come va? E' un po' che non ci si sente.Sai, ho letto il tuo romanzo e, per quanto possa valere il giudizio diun lettore scostante, l'ho trovato bello ed emozionante.Ho apprezzato l'ambientazione storica, i personaggi, la suspense che haisaputo trasmettere e la scorrevolezza generale delle pagine. Insomma unabella storia.Durante la lettura mi chiedevo se ti sei ispirata a fatti realmenteaccaduti nelle nostre valli e quanto ci fosse in te delle protagonisteSara ed Anna. Non ti conosco molto, ma qualche analogia mi è parsa dicoglierla: determinazione, ostinazione, indipendenza, coraggio. Notevoleanche il personaggio di Matilde (che ha subito riscosso la mia simpatiaed ammirazioni per la sua fede antifascista).Beh, che altro dire, brava! Continua così... ora però basta altrimentipoi ti monti la testa! :-)Tante buone cose. Giovanni




Lorenza Menapace Beh lara...sono senza parola per il libro, mangiato in due giorni non riuscivo a fermarmi! Mi ha emozionata e catapultata nel passato ed in ogni ambiente da te descritto! BELLO BELLO BELLO


venerdì 15 maggio 2009

PERSONAGGI:MATILDE


Il personaggio prende spunto da una persona realmente esistita che, come la protagonista del libro, emigrò in Sud America-per la precisione in Argentina- ma come molti non riuscì a fare fortuna. Rimasta vedova, proprio come la protagonista, tornò al paese allevando da sola la figlia e rendendosi indipendente lavorando come postina. Tutto ciò la rendeva particolare in un periodo ancora ben lontano dalle rivendicazioni di emancipazione da parte delle donne. Nel libro Matilde è una staffetta partigiana, svolge cioè il compito di portare i messaggi ai capi partigiani sfidando ogni giorno la morte.

giovedì 14 maggio 2009

I LUOGHI DEL VIAGGIO DI ANNA


Anna dopo aver letto il diario e decisa a scoprire tutta la verità tenuta sempre nascosta da sua madre, parte da Castelfondo per arrivare a Francoforte sul Meno e infine a Varsavia. Tra una tappa e l'altra rilegge la storia scritta sessant'anni prima da Sara...

mercoledì 13 maggio 2009

IL LUOGO


Castelfondo in val di Non fa da sfondo agli avvenimenti del libro, scelto per la vicinanza con il mondo tedesco (la val d'Ultimo). Nel diario si capisce che i protagonisti comprendono un pò il tedesco parlato dai soldati, proprio perchè abitano una zona di confine.

LE PROTAGONISTE


Protagoniste della storia sono tre donne: Sara, nata negli anni Venti, sua zia Matilde e sua figlia Anna. La prima si trova a dover compiere scelte importanti nel periodo della seconda guerra mondiale, quando il marito è lontano, soldato in Russia, e tocca a lei mandare avanti casa e azienda. Conosce un tedesco proprio all'indomani dell'8 settembre 1943, nel momento in cui italiani e tedeschi da alleati divennero nemici. Combattuta tra il dovere e il sentimento, si troverà in una situazione difficile anche per la zia Matilde, femminista ante litteram, emancipata in un periodo come il fascismo in cui le donne erano considerate solo mogli e madri, indipendente e staffetta partigiana. Di questa sofferta storia leggerà Anna, nel 2005, trovando casualmente il diario della madre e iniziando un viaggio metaforico alla scoperta di sè e della madre stessa e reale tra Italia, Germania e Polonia, alla ricerca di un segreto che si svela solo alla fine del libro.